Il cibo divide - Il cibo unisce
Installazioni ambientali-Performance collettiva
Nell’ambito della programmazione periodica dell’evento “Il Cibo che Unisce”, Eureka! ha presentato due forme di avanguardie artistiche, rappresentando la tematica del rapporto tra uomo e cibo: Il Cibo che unisce ed il Cibo che divide. Ma cosa si intende davvero con questa doppia qualificazione del cibo? In realtà il cibo è intriso di significati simbolici ed ha un valore sacrale in molte culture. Potremmo interpretare l’alimentazione come la base che rende possibile il costituirsi ed il perfezionarsi della cultura umana: una volta si credeva che un popolo potesse migliorare solo migliorando la propria alimentazione. L’uomo è ciò che mangia, diceva qualcuno. Tuttavia, oggi più che mai, possiamo affermare che esiste l’esigenza di un'unità inscindibile fra psiche e corpo, e che per pensare meglio dobbiamo alimentarci meglio. Mente, anima, corpo, un nuovo slogan per sopravvivere all’idea del cibo OGM o in scatola come fosse veleno misto a detriti e avanzi scaduti. Il Cibo che divide, quindi, è l’altra faccia della medaglia sociale, l’ingannevole distacco dalla natura madre, un inganno per le carni. Eureka! racconta l’esistenza di tale dicotomia filosofica basata sul Cibo, a partire dal massacro del Cibo che divide e allontana con una serie di installazioni ambientali di denuncia, dal taglio drammatico e provocatorio, dinanzi alle quali risulta naturale porsi domande di natura esistenziale. Il luogo che accoglie l’esposizione, è abbandonato e decadente come il cibo che divide e separa da se stessi e dalla vita. D’altro canto, la visione di Eureka! del cibo che unisce è in contrapposizione e rappresenta l’idea di un cibo non solo salutare, ma anche capace di aggregare. L’Arte, quindi, esalta la funzione sociale del cibo attraverso la rappresentazione di una performance collettiva; più artisti con performance singole tra loro collegate, hanno dato vita ad una rappresentazione interattiva che ha teso fino al coinvolgimento emotivo più estremo ed interiorizzato: sedersi l’uno accanto all’altro e mangiare insieme. L’interazione performativa ha raccontato la storia dell’umanità a lieto fine che ritrova se stessa nella reciprocità sana e deliziosa di una cena in comune. Un’immagine di monito per l’umanità che ha dimenticato cosa fare per amarsi ancora.
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Installazioni ambientali | Installazioni ambientali | Momento performance |
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